Il tordo:
Pensavo che la strada mi uccide
E mi consuma
Che con lentezza la paura imbastardita
Mi rende schiavo in una nube d’opulenza
dove al futuro incontinenza
sui miei occhi,
e sulle gambe accumulato
grigio cemento in vessazioni
Di questo giorno senza gesti e voci
Nascondo in cielo la tristezza e gli affanni
Mentre al giudizio dei viali
Soffermo i passi imbestialito e muto
Senza ragione sono qui
Né avvenire
Soltanto un tordo mi sorregge
E m’accarezza col suo canto spinoso
Vorrei sdraiarmi sulle tombe antiche
Come le donne dei Tuareg
E nelle ossa sbriciolate versare
Tutti i residui dei miei spiriti angusti
Non siate tristi, fratelli
Mi resta ancora la mia umanità,
questo specchiarmi negli sguardi
per arrischiarmi a riscoprire il mio
Christian Krohg - Green Street 19
Innocenza:
I vostri sguardi così
acuti
Drenano lacrime infinite e morte
Così avvizzite da tagliarmi la gola
È l’innocenza la mia truce condanna!
In questo umido languore
Contemplo espandersi il mio vuoto ruggente
Arborea:
Alberi dalla chioma spumata
Di tutti di voi la specie e il nome
Vorrei sgranare senza fine a memoria
Con che stoltezza
spesso ignoro
che la più dolce conoscenza
è il vostro odore che m’arranca e m’arride
Thirty seconds to Mars - Up in the Air
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