Alcuni sono elevati dal loro lignaggio
i versi dei miei poemi sono il mio lignaggio
Nusayb ibn Rabah (m.726)

La vita è come noi
La troviamo - e così la morte
una poesia d'addio?
Perché insistere
Daie-Soko (1809-1163)

Il rimorso non è la prova del crimine, indica solamente un'anima facile da soggiogare.
Donatien-Françoise-Alphonse De Sade

Se le creature sono i grandi veli che ci separano dal Creatore, la via per Allah passa attraverso di esse
Sheik Mhuammad at-Tàdilì

Le parole che dice chi è felice
son volgare melodia –
ma quelle che chi tace sente dentro
sono meravigliose.
Emily Dickinson

Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
Emil Cioran


lunedì 11 gennaio 2016

Lo sguardo

"Impariamo a memoria le parole, non il loro significato; il significato
dobbiamo pagarlo con il nostro sangue, ed è impresso nelle più sottili
fibre dei nostri nervi"
[ George Elliot ( Mary Ann Evans ) - Il velo dissolto]

" The innocent are voiceless
the voiceless are innocent "
[Oceansize - Trail of fire, The Frame, 2007]

A volte avrei soltanto bisogno di conferme, di voltarmi e trovare un qualche saggio e lungimirante eroe ( o eroina) pronto a consolarmi e porre fine a questa tensione nevrotica che mi attanaglia l'anima.
Insomma, qualcuno che mi dicesse che scrivo bene, che quello che faccio non è sbagliato, che il mio continuo, struggente tentativo di migliorare me stesso senza per questo dimenticare chi mi circonda non è soltanto il vago delirio di una mente annebbiata da questo secolo esecrato a gran voce...

Ma che diritto ho di "volere"?
Di certo non più degli altri.

E' che ho l'impressione che nessuno capisca bene cosa sia la mia sofferenza. Questa sorta di intuito ronzio universale che mi vibra nel cuore urlandomi di strappare le mie viscere di fronte alla crudeltà e all'ipocrisia del mondo. Questo bisogno spirituale, intimo, di provare dolore assieme a tutti.
C'è tutta una teofania e un'ascesi del dolore nelle tradizioni di ogni popolo, e sono convinto che sia per questo preciso motivo.
Il dolore c'è, esiste, fa parte del nostro vissuto, non ha senso rifiutarlo. O meglio, per tutto il dolore che noi rifiutiamo, da qualche parte nell'universo c'è un povero stronzo che deve viverlo per noi.

Volete sapere qual è la causa principale della miserevole decadenza dell'occidente? Non è l'abbandono dei valori tradizionali, non il rifiuto della religione, non i videogiochi e la musica elettronica,non l'omosessualità o l'arrivo del temuto straniero usurpatore. No. E' che ognuno di noi ha costruito il suo benessere senza esserselo meritato, godendosi una vita parassitaria sulle spalle di migliaia e migliaia di uomini che avevano e hanno diritto quanto noi a sentirsi completi.
L'occidente buono e puro ha rigettato l'esperienza del dolore e dell'assurdo, stipandola nel cuore pulsante di tutti coloro che durante la sua epifania è riuscito ad assoggettare.
L'occidente è stato tracotante, oltre che ingordo, e chi ha letto le antiche tragedie sa che brutta fine fanno i tracotanti...
Se invece dell'autoaffermazione e dell'ambizione avessimo insegnato la compassione, allora forse le cose oggi sarebbero diverse, e se pensi ( tu  che magari sei passato per caso mentre cercavi i filmini porno) che questo sia un discorso idealista e semplicistico allora sei assolutamente parte del problema.

Paul Gaugin - La perdita della verginità, 1891

Lo Sguardo:

Vorrei  fraintendere questa muta luce
Il silenzio dei miei muscoli, la calca abnorme e fumogena
Dei raggi di sole contro lo sguardo d’ombra
Contro le grevi labbra immobili
Alla mia inerme figura incompleta
Che si riversa su di me
sudario odioso  di droghe leggere
amene,fantastiche
Tocchi di palpebre ingenue
Alle mie orecchie appena socchiuse
                    Grido.
Il mio patetico sgomento dissonante
Ritorto e curvo ad ogni passo d’uomo
Una spirale tagliente di indugi
Che  nella bolgia gratta in polvere
             il mio cuore
E rende ruvido ogni lembo di pelle
Di tale cranio virginale
Un epitaffio di futuri indecifrabili
Come potrei  mai  amarmi ?
Non sono niente di più
Che questa maschera guerriera allucinata
Questa memoria di un velo sconosciuto
Lontano
         Monotono
                             Insondabile
Ascesso caldo rigonfio d’amore
Gioia di esistere presa e svelata
Io
         che ho sempre e solo voluto capire
e rimanere un banale innocente
Che non ho mai recato insulto alla bellezza
Con grandinate seducenti di perché
Che cosa ho fatto, Io?
Ho solo dato uno sguardo alla vita, in fondo
Non mi aspettavo che mi avreste preso il collo

Per stritolarmi e divorarmi gli occhi



Oceansize- Trail of Fire

Io faccio schifo, e tu?

Io faccio schifo, e tu?

Visitatori