Alcuni sono elevati dal loro lignaggio
i versi dei miei poemi sono il mio lignaggio
Nusayb ibn Rabah (m.726)

La vita è come noi
La troviamo - e così la morte
una poesia d'addio?
Perché insistere
Daie-Soko (1809-1163)

Il rimorso non è la prova del crimine, indica solamente un'anima facile da soggiogare.
Donatien-Françoise-Alphonse De Sade

Se le creature sono i grandi veli che ci separano dal Creatore, la via per Allah passa attraverso di esse
Sheik Mhuammad at-Tàdilì

Le parole che dice chi è felice
son volgare melodia –
ma quelle che chi tace sente dentro
sono meravigliose.
Emily Dickinson

Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
Emil Cioran


giovedì 30 novembre 2017

Fame.

"Per piacere, voi che passate, abbiate la bontà di dirmi quanto sono grande.
Misurate queste braccia, queste gambe"
[F. Kafka -Descrizione di una battaglia]

"E no, non aspettano altro e sembra strano
Forse lo si legge dalle borse sotto gli occhi stanchi
Sotto l’occhio stan a rimembrare i fatti
I pochi che rifiutano son marci e moriranno marci
E faranno da stracci agli altri per lenire le ferite"

[Izi - Tutto Torna, Pizzicato] 

Non avete mai capito un cazzo di me. Mai. E mai ci capirete qualcosa.
Sono stanco di essere gentile, di limitarmi sempre perché siete troppo deboli e stupidi per accettare quello che ho da offrire.

Vi disprezzo tutti, uno per uno. E più sto meglio più vi odio.

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Oggi, la gioia
i tramonti sembrano
più luminosi
i sapori
più intensi di ieri
ogni pensiero sembra incarnarsi
nel suo stesso sussurro

Eppure ancora
perché i tramonti
perché i sapori?
Perchè Io?
Parlare? Come se servisse
con queste dita tozze
e rattrappite
con questo corpo incerto
insufficiente
stanco ma ancora
assettato di battaglie
queste ossa inferme
ferite di speranza
questo tremore, questa
tensione
questo pensiero rotto d'idee
come una noce troppo grande
per il guscio...

 Tamara de Lempicka - Giovane ragazza con viole del pensiero, 1945

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Non so più esprimere niente
nemmeno la mia stessa
banalità

Ho fame. Ho voglia di aprire la finestra
allungare il collo e con gli occhi strabuzzati
respirare
dritto, impuntato

davanti all'orizzonte

Ho fame.
Ma non so più descrivere
la forma dei cibi
la consistenza della carne
la morbidezza di un dolce caldo.
Ho fame, ma ho perso il senso
della fame

Le coordinate per collocarla nel corpo
nel tempo
nella mia bocca semiaperta che chiede
nutrimento

Ho fame, come molti, come tutti
Allora perché nessun'altro
ha tanta fame quanto me?


Izi - Tutto Torna



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