Alcuni sono elevati dal loro lignaggio
i versi dei miei poemi sono il mio lignaggio
Nusayb ibn Rabah (m.726)

La vita è come noi
La troviamo - e così la morte
una poesia d'addio?
Perché insistere
Daie-Soko (1809-1163)

Il rimorso non è la prova del crimine, indica solamente un'anima facile da soggiogare.
Donatien-Françoise-Alphonse De Sade

Se le creature sono i grandi veli che ci separano dal Creatore, la via per Allah passa attraverso di esse
Sheik Mhuammad at-Tàdilì

Le parole che dice chi è felice
son volgare melodia –
ma quelle che chi tace sente dentro
sono meravigliose.
Emily Dickinson

Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
Emil Cioran


domenica 2 marzo 2014

Domande dalla vita

La Grammatica è un fatto a posteriori, e tanto basta a screditarla.
Alberto Savinio, Nuova enciclopedia, 1977

Fin da bambino ho sempre avuto problemi con la grammatica, problemi seri.
Sarà che forse non vi ho mai visto un'utilità vera e propria ( alla faccia di Pessoa), sarà che ho sempre pensato che il grande fascino del linguaggio consistesse proprio nella sua estrema relatività, ma davvero, non ho mai imparato come si scrive bene in italiano.

Sono ignorante dunque, e questo mi uccide.
Ogni refuso mi ferisce ed uccide. Ogni professore incravattato e orgoglioso della sua perfetta sintassi mi sgozza e mi uccide.

Lentamente, inesorabilmente,
come s'addice agli idioti del mio calibro.



Profonda la notte:

Profonda la notte mi dilegua
la sua incostanza di schiamazzi come un fiume
accende tenebre di grazia sui miei occhi

Io non ti scorgo giovinezza, dove sei?
Non sono tuo per questa danza,
sono altrove

Vado a spolparmi in un'intrepida moresca
che basculando la speranza si è già sciolta
e la mia carne ha come apostrofi di spine

La mia ignoranza:

A Paul Claudel

Siamo grammatiche ammirevoli noi,
ci consumiamo in dipendenze da drogati.
Lo comprendete tutti voi,
Che non sbagliate un'elisione o accento?

Io non so nulla, sia chiaro
e in questa sorda incompetenza
osservo il mondo violentarmi col suo peso

Requiem eterno:

Caffè affettuosi la mattina,
parole timide la sera tardi

Richieste e prove da ogni parte
scavano un fosso di certezza contumace

Questa feroce civiltà non paga!
Affama gl' uomini di sguardi feroci

Non posso più! non ce la faccio!
è un tale peso sopravvivere...


I grandi scrittori non sono fatti per subire la legge dei grammatici, ma per imporre la loro.
Paul Claudel, Posizioni e proposizioni I, 1928


Edvard Munch - Bagnanti


Ignacy Jan Paderewski - Piano Concerto n° 17, II° movimento



5 commenti:

  1. Sono d'accordissimo sul fatto che gli Scrittori debbano imporre una loro legge. Ma questo deve pur sempre avvenire nell'ambito di un campo che si chiama Scrittura (come fai, e benissimo, tu stesso). Altrimenti finiremmo con l'accettare rutti, peti, geroglifici e cacca semianalfabeta tipo abbreviazioni da sms... :)

    Un abbraccio.

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  2. Ma certo, sono d'accordissimo. Altrimenti adesso non starei scrivendo con un senso logico ma sputerei qualche frase sgrammaticata dal nulla stile surrealismo estremo.

    No no, credo che tu sappia benissimo che non è questo che voglio dire. Non è la grammatica che critico, ma la sottomissione alla stessa, che sia essa grammatica linguistica, sociale, vitale o personale.

    Un abbraccione!

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  3. E grazie mille per il complimentone!!!!!

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  4. Creatività, genio e sregolatezza ecco quello che ci vuole.. poesia senza i dettami stretti o astringenti della grammatica. Il genio mai avrà bisogno di regole. Le regole sono per quelli che non possono fare scrittura, ma solo scrivere.

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  5. Cioè quelli come me?

    Grazie millissime! Un bacione!

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