A Dante Alighieri
Sommo poeta, artigiano della lingua nostra
Del desiderio cantore immenso.
Alla tua forza nessuno
nessuno mai.
Io sono il figlio di morente scienza
che lenta lenta si muove
e cade spenta
e si attanaglia violenta
come sospesa in un dolente moto
in gorgogliante visione
questa paura che scuoto
alle mie ciglia senza azione
ha una tensione che s'inarca lenta
e le mie iridi bianche
questo miraggio che esplode.
Fra le elegie di questa notte
un feretro vuoto
Et in Arcadia Ego- Guercino
Ascolto Abbinato:
Periphery -Light
Bella e da brividi, come sempre. Non finisci mai di sorprendere.
RispondiEliminap.s.
Non vorrei mai diventare uno di quei blogger queruli che "pretendono" reciprocità, ma spero che tu non stia di nuovo per sparire. Non ritengo tutti i miei post degni di lettura obbligatoria, ma su un gioiello come l'assaggio da "Gigolo per cliente unica" (che è un flashback adolescenziale liceale) ero proprio curioso di sentire il tuo parere...
Ehi grazie ! E' un bellissimo commmento!
RispondiEliminaComunque scusa, mi sto connettendo poco in questo periodo e ieri ho giusto avuto l'occasione di pubblicare questa cosa ^_^ Appena possibile (cioè ora XD) ti visito...
Un abbraccio!!!