Perché mi ostino così dannatamente
a vivere?...
Le solitudini dell'aria si delineano in oppressioni carnicine, riflettono in me una pellicola plumbea, i tremori di un'ardita opulenza. Inaspriscono la nausea, la repulsione del mio stomaco per la sua stessa organica vitalità ( Non mi digerisco? O forse non vedo l'ora di scindermi in atomi, di inacidirmi in atomi? ).
E tutto quello che un tempo è stata la mia pelle, ad ogni passo fa ritorno al silenzio.
La lucidità della mia giacca in eco-pelle sotto la pioggia, la pesantezza dei miei anfibi aggrappati alle gambe. Ogni cosa è silenzio aspro, la sensazione sulfurea e di un' imminente catastrofe temporo-mandibolare. Un pianto nevrotico forse. Un urlo orgasmico alla raziocinante nefandezza del cosmo.
TU NON SEI NIENTEDINIENTEDINIENTEDINIENTEDINIENTEDINIENTE...
Questa energia...
Perché mi ostino a vivere?
Andate tutti a fanculo.
Ascolto Abbinato
Cahb - Secrets
Il desiderio di dissolversi e svanire all'istante, anche in modo violento, come se una bomba atomica ci scoppiasse nel petto... Credo sia molto comune, soprattutto fra le persone ipersensibili, che soffrono la vita. Per fortuna l'ipersensibilità, oltre a soffrire come cani, serve anche a godere miliardi di volte più dei "normali"...
RispondiEliminaTutti affanculo, possibilmente con un angelico trans... :-))))
Amo quando qualcuno riesce a farmi vedere le cose come se fossero un mio pregio e non un mio irreparabile difetto ^-^ Almeno non devo sentirmi perennemente una merda XD
RispondiEliminaAhahah,ci sono alcuni che potrebbero ritenersi molto offesi da questo XD
Lupis, i poeti sono condannati a vivere su questa terra e per l'eternità, condannati alla poesia e al delirio..
RispondiEliminaNon dirmelo T.T Non posso sopportare di rimanere un eterno incompreso XD
RispondiEliminaSpesso capita di vivere la vita perché si deve, non perché lo si desidera: veniamo costretti implicitamente ad avverare i desideri altrui, i voleri dei propri genitori, sopprimendo le nostre volontà, i nostri "sogni nel cassetto", solo per poterli accontentare e non sentirsi uno scarto dell'umanità. In questo modo ci stressiamo, viviamo la nostra routine quotidiana monotonamente, ci abituiamo alla normalità, smettiamo di essere ambiziosi e quando ci accade qualcosa di nuovo, lo rinneghiamo o lo rifiutiamo per paura di essere feriti da essa. L'unica soddisfazione che riceviamo da tutto è rendersi utili, essere calcolati dal genere umano. Ma è questo ciò che desideriamo davvero? Solo farci notare dall'umanità che ti considera solo quando sei utile a loro? No, non puntiamo solo a questo, ma spesso la vita ce lo impone e noi lo accettiamo, senza reagire. Penso che sia per questo che iniziamo ad essere stufi della vita, a voler spegnere la fiamma del nostro corpo, liberando la nostra anima in un mondo dove si avvera il nostro volere e non quello altrui. Ma se ce ne andassimo, daremmo vinta a tutti quelli che ci odiano, no? Inoltre, scomparendo, porteremmo nient'altro che dolore a chi amiamo e a chi ci ha considerato come una persona e non un oggetto. Comprendo perfettamente il tuo disagio, ma credo che noi dobbiamo essere quelle persone che alzano la testa e iniziano a reagire, spezzando il circolo vizioso! Un giorno da nessuno diventerai una persona che qualcuno stimerà, ammirerà, quindi non bisogna abbattersi!
RispondiEliminaBeh ti assicuro che già questo blog per me è una forma di reazione alla sofferenza, una reazione Leopardiana che contempla il dolore per riversarlo sulla carta o, in questo caso, nella rete. Condivido con te l'analisi sulle cause della mancata voglia di vivere, e ti ringrazio per il sostegno. E speriamo che i tuoi auguri si avverino sul serio ^-^
RispondiEliminaFigurati ;D pensa che ora hai già qui una fan o/
RispondiEliminaE che fan ;)
RispondiEliminaE se ti ostinassi così dannatamente a vivere perchè ami ostinatamente il dolore che ti infliggi giorno dopo giorno?
RispondiEliminaMi rendo conto che un mese di ritardo è una voragine temporale troppo grande, per discutere di sensazioni così particolari, probabilmente figlie di un attimo ormai dimenticato... ma ti leggo solo ora.
Anch'io ti leggo :)
Può darsi. Soffrire mi caratterizza e mi dimostra che sono effettivamente ciò che sono...E credo sia così per tutti in fondo u.u
RispondiEliminaTranquilla, puoi commentare quello che vuoi ed io cercherò di risponderti meglio che posso ^-^
Un saluto e grazie di essere passata !
Niente grazie!
EliminaDue menti che si incontrano non devono mai dirsi grazie.
E' uno scambio reciproco... Do ut des! ^_*
Passerò ancora, ma tu non fermarti mai!