Attorno al 1500, un missionario cristiano di nome Francesco Saverio sbarcò al porto di Kagoshima, nella regione giapponese del Kyushu, per tentare di convertire alcuni monaci buddhisti che dimoravano in un tempio poco lontano.
Giunto a destinazione, l'uomo venne accolto con estrema gentilezza dai bonzi, che gli fecero visitare la loro dimora.
Quando, terminata la visita, gli venne mostrato lo zendo, la sala da meditazione, l'uomo rimase molto stupito nel vedere un gruppo di monaci seduti perfettamente immobili, nella posizione del loto, con gli occhi aperti e fissi sul vuoto:
<< Cosa fanno essi?>> Chiese il missionario.
Al che la sua guida, il monaco Ninjitsu, sorrise dolcemente e rispose:
<< Alcuni contano mentalmente i soldi guadagnati con l'elemosina, altri ancora pensano al loro tempo libero, i breve, ognuno di essi pensa a qualsiasi cosa che abbia un senso>>
Con estrema sincerità, e senza alcuna pretesa, Ninjtsu aveva trasmesso al suo amico l'essenza della meditazione.
Non servire a nulla come la brezza quando colpisce i grattacieli Come l'uccello quando posa sopra il filo Il tempo mio non passa mai e sono certo che non sia qualcosa di prezioso Guarire? Risanarsi? Nemmeno fra un milione di anni Il cielo grigio la sera Un'altra maschera di felicità