Che è scesa la sera e la statua della notte bussa alla mia finestra
Dei vetri infranti"
[F.Reshpja - Ritorno alla città natìa]
Volto mio giovane dagli occhi
taglienti
Perché ti ostini a voler spezzare
l'orizzonte?
Perché ti avvolgi dei confini
che senza sosta t'incatenano al mondo?
Non ti è concesso questo arduo privilegio
poter toccare le ciglia degli esuli
col solo canto di un incedere essiccato
Tu sei battaglia di note gravi
Come una tigre, una libellula striata
di sole
Come una fiamma di sabbia che s'invola
dal deserto
Ostinato e nervoso
come un oceano d'acque vergini
Arrenditi, volto mio
Vedo il tuo marchio di occhiaie docili
Ecco, proprio così tu ti riveli:
Troppo leggero, troppo disteso
per trascinarti appresso un solco.
[Giovanni Segantini - Ritratto della Signora Torelli, 1885]
La sofferenza nel cuore degli altri è come un sole rovente e colmo d'ombra la cui violenza avvampa fino agli occhi e li raggiunge con un gemito di muta cecità E la mia mente è confusa il mio sguardo rotto le mie radici sfilacciate dall'abisso della presenza che freme nello sguardo Di fronte a un cuore spezzato non sono più questa persona questo ragazzo questa occasione non sono più la fredda casa delle mie parole sicché ogni cosa irrigidisce in me nell'apparente aridità del seme prima di spingere alla vita i germogli
"Il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie"
[Samuel Jhonoson]
Fra generazioni "identitarie", atei che ineggiano ai valori cristiani, mitologici scontri di civiltà e orde di trafelati internauti occupati nell'eroica impresa di difendere i grandi valori dell'occidente così come i bambini difendono la loro fede in Babbo Natale quando beccano la mamma a divorare latte e biscotti di fronte al camminetto, mi rimane poco da dire. Anche perché sembrate sapere tutto voi ed io francamente c'hopppppaura a parlare sul serio che maninam qualche sobrio e civilizzato figlio dello stivale mi viene a bruciar casa.
Quindi boh, una cosina veloce veloce, semplice e laconica cosicché l'eventuale paladino della giustizia - se già non è esploso di rabbia per i post precedenti - che passasse di qui potrebbe rispondere soltanto mandandomi a fanculo, permettendomi di rincalzare a tono e magari iniziare una bella gara di turpiloquio che quella sì, sì che è roba interessante.
Nobile l’uomo
che difende
La sua
patria
Ma bendetto, mille volte benedetto sia
Colui che la
estingue
Morte di Penteo - Casa dei Vettii, Pompei (62-68 d.c.)
"La libertà non è un beneficio della cultura: era più grande prima di qualsiasi cultura
e ha subito restrizioni con l'evolversi della civiltà!
[Sigmund Freud ]
"Le Foreste a precedere la civiltà, i Deserti a seguire"
[Francois-René de Chateubriand]
Visto che siamo in tema, di questi giorni, introduco le mie schifezze con uno dei tanti sfoghi inconcludenti che impestano questo blog.
Liberiamoci di tutta questa merda.Ok?
Liberiamoci della famiglia, dei valori, di Dio, di Satana, dei diritti "civili", della dignità e del rispetto, della patria, della politica, del comunismo, del fascismo, del mercato,dell'educazione, dell'orgoglio, dei meriti, dell'ossessione per la personalità e dell'illusione d'identità.
Smettiamola di frignare e diventiamo persone adulte una buona volta...
Madonna.
Mi sembrate tutti una massa di neonati smorfiosi e informi.
La società è in decadenza? BENE! La gente smette di fare figli? BENE! GRAZIE ! Meglio. Bambini di merda.
L'ordine è minacciato? OSANNA NELL'ALTO DEI CIELI !!!!!
Gli uomini diventano donne e viceversa e possono sposarsi tra loro adottando pargoli? OTTIMO! Cazzi loro se vogliono vivere la vita meschina a cui gli etero sono condannati. Cazzi loro se vogliono anche loro far parte di quell'abominio storico che è l'istituzione del matrimonio e partecipare a quella specie di patetica sciarada che le società occidentali chiamano vita famigliare.
Siamo circondati da corruzione, se tutto questo crolla, può solo essere un bene. Anzi, è praticamente la mia sola vera speranza.
Crescete, coglioni in camicia, e smettete di vivere nel mondo delle favole.
Tutti così impettiti, tutti così tremendamente convinti non solo di essere nel giusto, ma addirittura di essere scomodi, di star sguainando la spada contro chissà quale orda satanica di terribili demoni. In fondo siete davvero dei bambini, giocate ancora a fare i cavalieri dalla lucente armatura, senza accorgervi minimamente della merda che vi riempie il pannolone
E leggete Blondet! E siete d'accordo con lui!
Uno che era contro il divorzio, all'epoca.
DDDDDDDIO che schifo mi fate.
Il divorzio, dio cane. Non ci sono scuse per giustificare una simile posizione, capito? Non c'è sociologia che regga, non è come quando Pasolini si pronunciò contro l'aborto.
E' semplicemente una posizione stupida.
E sia chiaro, non lo dico in quanto persona "libertaria", perché con quella che tutti quanti chiamano libertà io mi ci pulisco il culo con tutti i rincoglioniti come me. Lo dico in quanto figlio della Terra, e di una Divinità dignitosa, e di un Cielo tanto grande da ricordarmi la mia insignificanza ogni volta che lo osservo.
E vabbé...
Forse dovrei smetterla di espormi così tanto, ma in fondo me ne frega qualcosa? No.
E allora MOOSSEECA!
Nemesi:
Non capisco
Si vive per questo?
Per cosa si vive?
Per questo?
Leccare culi di boriosi dementi
sottomettersi
lasciarsi fottere l'ano come troie
ifiutare
la nostra vera animale libertà
la nostra certa natura divina
Così,
aprire l'ano e farsi sbattere
finché la merda non ci schizza sulle gambe
e dal sedere d'emorroidi non emergono
colonie putride di larve biancastre
Vivere, così
vivere
senza un conato di vomito, senza alcuna bestemmia
o dolce droga psichedelica dal suono di antichi tamburi
senza alcun moto di roca rabbia
a camminare su viali che non parlano di te
su scale mute e marmoree che non ti rispondono
privi e vuoti di ogni sana forma di overdose
ed idee sbagliate
Eppure sono ancora qui
in un'immobile cieca fissità d'ombra
Dimentico.
Come un vecchio muro che si sgretola.
Amo:
Amo la poesia
Non amo le belle copertine, però
Non amo la gente che mi fissa
mentre scrivo
William Adolphe Bougereau - La giovinezza di Bacco,1884
"Impariamo a memoria le parole, non il loro significato; il significato
dobbiamo pagarlo con il nostro sangue, ed è impresso nelle più sottili
fibre dei nostri nervi"
[ George Elliot ( Mary Ann Evans ) - Il velo dissolto]
" The innocent are voiceless
the voiceless are innocent "
[Oceansize - Trail of fire, The Frame, 2007]
A volte avrei soltanto bisogno di conferme, di voltarmi e trovare un qualche saggio e lungimirante eroe ( o eroina) pronto a consolarmi e porre fine a questa tensione nevrotica che mi attanaglia l'anima.
Insomma, qualcuno che mi dicesse che scrivo bene, che quello che faccio non è sbagliato, che il mio continuo, struggente tentativo di migliorare me stesso senza per questo dimenticare chi mi circonda non è soltanto il vago delirio di una mente annebbiata da questo secolo esecrato a gran voce...
Ma che diritto ho di "volere"?
Di certo non più degli altri.
E' che ho l'impressione che nessuno capisca bene cosa sia la mia sofferenza. Questa sorta di intuito ronzio universale che mi vibra nel cuore urlandomi di strappare le mie viscere di fronte alla crudeltà e all'ipocrisia del mondo. Questo bisogno spirituale, intimo, di provare dolore assieme a tutti.
C'è tutta una teofania e un'ascesi del dolore nelle tradizioni di ogni popolo, e sono convinto che sia per questo preciso motivo.
Il dolore c'è, esiste, fa parte del nostro vissuto, non ha senso rifiutarlo. O meglio, per tutto il dolore che noi rifiutiamo, da qualche parte nell'universo c'è un povero stronzo che deve viverlo per noi.
Volete sapere qual è la causa principale della miserevole decadenza dell'occidente? Non è l'abbandono dei valori tradizionali, non il rifiuto della religione, non i videogiochi e la musica elettronica,non l'omosessualità o l'arrivo del temuto straniero usurpatore. No. E' che ognuno di noi ha costruito il suo benessere senza esserselo meritato, godendosi una vita parassitaria sulle spalle di migliaia e migliaia di uomini che avevano e hanno diritto quanto noi a sentirsi completi.
L'occidente buono e puro ha rigettato l'esperienza del dolore e dell'assurdo, stipandola nel cuore pulsante di tutti coloro che durante la sua epifania è riuscito ad assoggettare.
L'occidente è stato tracotante, oltre che ingordo, e chi ha letto le antiche tragedie sa che brutta fine fanno i tracotanti...
Se invece dell'autoaffermazione e dell'ambizione avessimo insegnato la compassione, allora forse le cose oggi sarebbero diverse, e se pensi ( tu che magari sei passato per caso mentre cercavi i filmini porno) che questo sia un discorso idealista e semplicistico allora sei assolutamente parte del problema.
Paul Gaugin - La perdita della verginità, 1891
Lo Sguardo:
Vorrei fraintendere questa muta luce
Il silenzio
dei miei muscoli, la calca abnorme e fumogena