" E quanto più del pittoresco mi colpisse la poesia delle cose"
[R.Radiguet - Il diavolo in corpo]
Avete presente quella bizzarra fascinazione degli altri che spesso è inevitabile provare quando si passeggia? Quella sorta di poeticissimo senso di sospensione nel partecipare all'esistenza altrui attraverso la compenetrazione, la mera concordanza di semplici espressioni e stati d'animo indefiniti?
Provo una sorta di amore insondabile per le masse in movimento. E' un feticismo da artista.
Orme:
Respiro poesia a bocca aperta
avvinto in nugoli di piazze ammassate
Respiro poesia con Te,
quando mi sfiori attraversando
le fredde mani sconosciute
E mi ricordi con lo sguardo un sobbalzo!
Attorno ai ciechi marciapiedi
queste mie orme insensibili
Geometrie:
Non mi combattere d' iridi
svuotate
Ti ho amato fin dalla prima pelle
fin dal motivo che disegna
sulla tua faccia quello sguardo inaccogliente
Sono commosso e come immobile
per te
di geometrie senza disordine
Considerazione:
Potessi credere soltanto adesso
ancora un cielo
un turbamento
una vergogna
Se così incauto nel respiro non odiassi
questo mio busto decrepito
Assieme all'acqua sopra il fiume scorrerei
e contorcendomi di smorfie in rivoli
e divorando nel mio letto il sole
Vincent Van Gogh - Un paio di scarpe, 1886
Tenru - The way she moves
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