” Che cos’è l’arte? Un’arma
Qual è il suo compito primario? Fare rivolte.”
Fernand Pelloutier
I
Salmi
"Quello che conta è la Rivoluzione dello Spirito. Non acconsentirò mai ad identificare la Libertà con la libertà politica. "
[ Henryk Ibsen]
Preghiera Flemmatica:
Ogni giorno, ogni sera
la falce del sole mi sorregge il pianto
non puoi capirlo tu che ascolti
non puoi sentirmela fremere dentro:
Io ne conosco le più immonde sfumature
ne ho dilaniato le cenciose pelli
per ritrovarvi la mia stessa informità,
ne ho sfaticato la carenza di viscere
E mentre il tempo mi deride ed occlude
tu mi correggi con un fare d' aruspice
Preghiera Santissima:
Oh Nullità, grigia bellezza
tu così rigida e santa
tu così franca e immorale
proteggimi sempre da stolta pacatezza
Rendimi l'incubo che assorda
ogni potenza che astringe e divora
da grigie aule fammi scudo
perché s'impari senza il giogo di ogni scuola
E lasciami sempre un sorriso, oh Dea
che la dolcezza di ogni stolto risorga
che questo tempo di incoscienza e paura
distrugga invano in indolente marea
” Così, per quanto il Moralismo cambi veste, la sua essenza rimane sempre la stessa: la subordinazione dell’individuo ai fini del gruppo sociale, e per mezzo di questo ai fini della Razza e della Specie. Eppure, che cos’è il gruppo sociale, se non un’astrazione? Che cos’è la Specie stessa, dal punto di vista di un darwinismo ben compreso, se non la risultante di un cumulo enorme di variazioni individuali? Sempre più, anche in biologia, il concetto della Specie scompare davanti al concetto dell’individuo. A buon diritto, dunque, l’immoralismo si libera dal giogo delle false teleologie e, con una rivoluzione analoga a quella di Copernico, rimette l’Individuo al suo posto, cioè al centro delle cose. ”
[Georges Toussaint Léon Palante]
Preghiera astiosa:
Queste gran masse di persone
così feroci
innaturali
Scorrono vivide come droga in vena,
un'overdose giornaliera
del loro stesso consumarsi
del loro stesso consumarsi
E' così bello da vedere:
scoprirli odiare e scoparsi
attorno a tazze di fumosa mattina
Eppoi nemmeno se ne accorgono,
questi idioti.
Preghiera al borghese democratico:
Figlio di Libertà
Nulla ti frutta urlare
gli uomini scaltri non ascoltano
gli uomini bravi danno il braccio
per farsi aspergere di immonda santità
Ne puoi vedere la tristezza?
Quella cadenza buia e molle,
di un intestino che non sente tremori
quel loro dolersi alla crapula
per trasformare ogni catena in diamante
Potrebbe mai una nuda larva
capire il volo che sostiene il nibbio ?
Loro ci guardano arroganti
Ma stai per certo amico mio,
che ad ogni loro diffamarci
dimostreremo maggior grazia
e assai maggiore dignità
Preghiera adirata:
Infrangeremo il vostro mondo in pezzi
le vostre città
la vostra ingorda pace
Sfoggiando armi di scaltrezza
e ardore
consumeremo questa folle festa
In un esilio che vi sprechi a fondo
affronterete l'estrema condanna
Guardateci risplendere quel giorno!
quando faremo della massa un banchetto
e mero legno per il fuoco
di vostra buia accondiscendenza
Théodore Géricault - La zattera della medusa
II
Atti di Fede
” Lo Stato è come la religione, vale se la gente ci crede. ”
[Errico Malatesta]
Preghiera arborea:
Sono corteccia dell'albero di pino
cado per terra e mi squarcio
fra i giochi arditi dei fanciulli
Preghiera di ringraziamento:
Vi ho chiesto per sempre niente altro
che una manciata di parole e sguardi
Mi avete dato se non altro
una panciata di erezioni e acidità
Preghiera del droit du vote :
Ed il problema a ben pensarci,
non è mai stato il procurarsi
qualche schiavo
Ma fare finta solamente
di avergli posto fra le dita una chiave
Preghiera del droit du vote :
Ed il problema a ben pensarci,
non è mai stato il procurarsi
qualche schiavo
Ma fare finta solamente
di avergli posto fra le dita una chiave
Preghiera del dubbio risolto:
I tuoi polmoni perforati dai palazzi
i piedi ruvidi e sudati
per mendicare qualche gioia a sprazzi
Ma è tutto in ordine compagni!
Tornate al tempio delle vostre case!
Degenerate nella vostra piramide:
Un piatto caldo sotto il naso
e dentro gli occhi una parola colorata
Non è forse giunto il tempo di stabilirsi talmente nell’ amore di sé che, arrivando ad adeguarsi dal fondo del cuore molta felicità, ci si affezioni agli altri per la felicità stessa che tocca loro in sorte, amandoli per il favore di amare che dispensano a se stessi?
[Raoul Vaneigem]
Fabrizio De Andrè - Se ti tagliassero a pezzetti
Lupis, ma tu chi sei?
RispondiEliminaLa domanda si affacciò nella mia mente prepotente, mentre riflettevo sulla possibilità della reincarnazione e sulla quarta dimensione.
Oggi a psicologia sociale ci han detto che alla stessa identica domanda che hai fatto tu le persone rispondono sempre diversamente. C'è chi si identifica con il proprio nome e cognome, chi invece tende a darsi un identità meno socializzata e descrive ciò che è...io chi sono? Uno che fa il profondo ma poi sotto sotto non è niente credo. Sennò adesso ti risponderei in modo figo, tipo con una di quelle frasi ad effetto che fanno bagnare le donne intelligenti, ma non mi viene nulla...
RispondiEliminaTi sta venendo la passione per lo spirituale?
Un abbraccio!