A Dante Alighieri
Sommo poeta, artigiano della lingua nostra
Del desiderio cantore immenso.
Alla tua forza nessuno
nessuno mai.
Io sono il figlio di morente scienza
che lenta lenta si muove
e cade spenta
e si attanaglia violenta
come sospesa in un dolente moto
in gorgogliante visione
questa paura che scuoto
alle mie ciglia senza azione
ha una tensione che s'inarca lenta
e le mie iridi bianche
questo miraggio che esplode.
Fra le elegie di questa notte
un feretro vuoto
Et in Arcadia Ego- Guercino
Ascolto Abbinato:
Periphery -Light