A S.B.
Per sempre tuo.
Egon Schiele - L'abbraccio
"Dopo un po', rinfrancati dalla visione del mondo esterno, si sentirono stanchi e vollero addormentarsi l'uno accanto all'altra. Non colsero la loro presenza reciproca, eppure questo era ancora un sentimento - già molto piccolo e dileguantesi nel buio - come verso tutti e quattro gli spazi del cielo"
R. Musil - Il compimento dell'amore; Congiungimenti
I. Nevicata Estiva
Ora la
neve ci seppellirà.
In
quest'estate profanata
Si
inonderà di una ferita aperta
Così
incrociata di violenza
Farà
del cielo solo viscere e sole
Quante
parole mi han veduto
In
questi anni?
Con che
ubriachezza mi concludo?
E la
bellezza delle felci
mi
sconvolge
Questa mia anima pesante
coglie
parole di mortale infiorescenza.
Che
cosa posso cercare?
Perché
la neve ci seppellirà ,
Amore
mio,
Sebbene
neve non sprofondi da tempo,
Sebbene
gli anni seguiranno
Senza
distinguersi dai miei turbamenti
E non
avrò che una cordiale libertà
E sarò
solo senza voce e cieco
Quando
la neve ci seppellirà...
II. Sciogliersi
Cos'hai
veduto di novembre Amore mio?
Hai
assaporato il suo colore di spettri?
Questa
nascosta libertà della violenza
La
crudeltà dei rami secchi e ridenti
Cos'hai
veduto amore mio?
Io non
ho visto che l'odore delle foglie
Niente
di più che bianche spiagge d’Inverno
le rive smorte dalla spuma gelata
come una madre sulla salma del fanciullo
Che
come loro sono affranto Silvia mia
Che sei
più bella delle sponde del cielo
Che la
tua forza dirompente
Mi
spaventa
E le
tue mani mi feriscono la pelle
E avrei
per te tutto il pensiero Amore mio
Potessi
cogliere novembre nelle
ossa
Potessi avere la mia anima che è spoglia
e cancellare
questa neve che mi squaglia
III. Vapore
Ora la
neve irromperà
da
questa stanza.
In
queste mura dai riverberi atroci
Seppellirà
la concretezza della carne
E sarà
bello come noi,
come la
cosa più importante e feroce
ti
sentirò perché non ho che queste armi
e la
tua voglia di bagnarmi di te.
IV. Ciò che resta...
Ti amo.
Così
veemente ti amo
Che
sento solo di toccarti nel pianto.
Così
grondante ti amo,
Che sei
lo spasmo nella pianta
La morte che ammiro
Ogni
ragione dei miei tendini
Ogni molecola del mio respiro
"Nelle notte poi, si era svegliata come ad uno scampanellio. Ebbe la netta sensazione che nevicasse. Guardò verso la finestra; la neve formava nell'aria quasi un muro soffice e pesante. In punta di piedi, scalza si diresse alla finestra. Tutto avvenne in una rapida sequenza, aveva l'oscura impressione di posare per terra i suoi piedi nudi come un animale. Poi si mise a fissare stupidamente l'intreccio serrato dei fiocchi.
Fece tutto ciò nell'identico stato d'animo con cui ci si sveglia di soprassalto nel sonno, nel breve spazio di una coscienza che emerge come una piccola isola disabitata. Le parve di essere molto lontana da sé. E d'improvviso ricordò, ricordò il tono che aveva accompagnato le parole: qui saremo sepolti dalla neve"
Ibidem
Ascolto Abbinato
Nelly Furtado- Manos al aire