Alcuni sono elevati dal loro lignaggio
i versi dei miei poemi sono il mio lignaggio
Nusayb ibn Rabah (m.726)

La vita è come noi
La troviamo - e così la morte
una poesia d'addio?
Perché insistere
Daie-Soko (1809-1163)

Il rimorso non è la prova del crimine, indica solamente un'anima facile da soggiogare.
Donatien-Françoise-Alphonse De Sade

Se le creature sono i grandi veli che ci separano dal Creatore, la via per Allah passa attraverso di esse
Sheik Mhuammad at-Tàdilì

Le parole che dice chi è felice
son volgare melodia –
ma quelle che chi tace sente dentro
sono meravigliose.
Emily Dickinson

Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
Emil Cioran


domenica 22 settembre 2013

Volgare.

Pre Scriptum. Il seguente è il volgare e sconnesso sfogo di un poetucolo ferito e stordito dal sonno. Se non siete interessati, passate direttamente al volgare e sconnesso testo poetico in calce all'articolo. Grazie.

Poco fa, discutendo con una mia amica ( a cui la seguente sfuriata non è rivolta, ma in qualche modo dovevo pur iniziare ), è uscito fuori il cavilloso argomento di quando o come un prodotto letterario sia valido dal punto di vista comunicativo.

A parer suo, lei che è scrittrice ma soprattutto scienziata, la comunicazione è tale solo quando produce impressioni a livello logico, quando comunica qualcosa oltre le semplici impressioni e sensazioni. Esprimere sentimenti ed impressioni quindi, in sè non è comunicare...

E sono d'accordo, per carità, quando la tua poetica si limita alla semplice espressione della sofferenza per la morte del pesciolino rosso. Il fatto è che quando si parla di espressione artistica, la questione è un po' più, come dire....complicata....in particolare riguardo alla poesia.

Una considerazione va fatta a mio sfavore: ogni volta che mi trovo impelagiato in discorsi del genere, in effetti, io la prendo un po' troppo sul personale. Nel senso che, dopo aver passato 20 anni a piangere e commuovermi su testi di autori di vario genere, sentirmi dire cose come " la poesia è solo un modo difficile per dire cose facili" ( cosa che, preciso, questa mia amica non ha detto) mi lascia un pochino interdetto, un pochino tanto devo dire.

Il fatto è che essendo un mezzo di espressione prettamente analogico il testo poetico non è fatto per essere fruito a livello razionale ( e qui mi direte: Grazie, capitan Ovvio) e non è neanche così adatto ( salvo per i Maestri) a descrivere situazioni narrative. Questo tuttavia non lO svaluta come strumento esegetico, maieutico e conoscitivo, e non lO rende inferiore a nessuna forma espressiva che l'essere umano abbia sperimentato.

Quello che molte persone non capiscono è che scrivere e leggere poesie non è soltanto un vano  esercizio di estetica, e che lo stile spesso complesso degli autori non è soltanto un modo degli stessi per mettersi in mostra. Perché la poesia è, anzittutto e soprattutto, una via per esplorare se stessi. La poesia è una IEROFANIA DELL'UOMO NELL'UOMO!

Carl Spitzweg - Il poeta povero


Vi siete mai chiesti per quale bizzarro motivo il componimento lirico dalla musica? O per quale strana ragione ( oltre a quelle puramente storiche) i testi religiosi più autorevoli ed antichi siano sempre scritti in lirica e mai in prosa?  Ma soprattutto...

Vi siete mai chiesti perché nello zen esists proprio un percorso spirtuale detto KADO, o meglio Via della Poesia ( VIA! non " profluvio di parole a caso tanto per complicarmi l'esistenza")? O forse siete fra quei tanti convinti che scrivere serva solo a intrattenere e raccontare?

STRONZATE! La poesia è la messa al bando di ogni resistenza egoica allo scopo di rivelare le profonde contraddizioni dell'animo ( come in Baudelaire, in Rimbaud, in Elliot, nel Qhoèlet, in Pound, in Leopardi, in Vico, nel Libro di Giobbe, nella Bhagavad Gita, in Pasternak, in  in chi cazzo vi pare ...) ed iniziarsi ad una profonda catarsi,  la liberazione inconsapevole dalla propria frustrazione interiore.
Quindi, la poesia è anche PSICANALISI PRIMA DELLA PSICANALISI, perché esprime e sbroglia ciò che il Super-Io non può esprimere e sbrogliare fin dall'alba dei tempi.

" In tal caso" mi direte voi, " tientela per te, se non lascia trasparire altro che questo non ha senso pubblicarla".

Ah sì? E allora eliminiamo la musica, già che ci siamo! Fanculo la classica, tanto non comunica un cazzo se non un immensa accozzaglia di suoni!
Ma il privilegio della meraviglia non vi ha mai nemmeno sfiorato?
La bellezza in quanto in bellezza, molto simile all'illuminazione del santo...

BORGHESI DI MERDA! ECCO COSA SIETE. BORGHESOTTI RAZIONALISTI DI 'STA CIOLLA.

Che poi se uno è bravo è bravo, e se fa bene una cosa va premiato, anche solo perché può aiutarlo a sentirsi meglio. E mi dispiace se questo non porta alcun profitto...

Francisco de Zubaran - Agnus Dei

Ma come fate a vivere così? Come riuscite ad esistere di sola...materia?

Non vi è mai passato per la testa, tra l'altro, che FORSE un percorso di analisi poetica possa servire ad altri? Che mettere su carta il proprio viaggio interiore possa permette ad altre persone di viverlo senza tuttavia rischiare nulla? Non pensate che tutto questo possa migliorare il mondo molto più di qualunque provetta o miglioria tecnologica?

Beh, io sì, e pure tanto. Sarò uno scemo ma lo penso.

D'altronde mi dispiace dirvelo, ma da che mondo è mondo è a questo che serve la letteratura eh. AD ESPLORARE IL PROPRIO MARCIO SENZA SPORCARSI,  E PER ARRICCHIRCI SENZA SPENDERE e non lo dico io, lo dicono Tzvetan Todorov ( La letteratura in pericolo) e A.B. Yehoshua ( Siamo tutti Raskolnikov senza soffrire)...

Poi fate vobis, io me ne fotto e continuo a scrivere.




Guardo il mio corpo e cosa vedo?
C'è della carne e un occhio vuoto
c'è una passione e la stanchezza
subito dopo 



Guardo di fuori e cosa vedo?
Vedo mattoni e aride case
vedo stagliarsi senza fine
una distesa di progresso immane



Ma nulla trovo accanto a me
qui attorno
Soltanto aride parole
e discussioni come punte di roccia

" La tua poesia" mi fai notare
" non ha senso"
e penetrandomi le carni
mi guardi cieco e con furore:

<<E' solo un gorgo di piangenti parole
una retorica pomposa e sciocca
e' solo un tremulo tepore
per consolarsi d'una voce rotta>>

Eppure io sono perduto
in questo gorgo
E dagli affanni della carne
trovo una pace che trascende le parole

Io sono qui che mi ricerco
con timore
che solo il canto può scavare a fondo
solo la strofa può distorcere il mondo

nel giusto verso  per stremarti il cuore.


Ascolto abbinato:

Fracx- In your memory



sabato 7 settembre 2013

Contemplazioni

"Se i profeti irrompessero
per le porte della notte
incidendo ferite di parole
nei campi della consuetudine,
se i profeti irrompessero
per le porte della notte
e cercassero un orecchio come patria,
orecchio degli uomini,
ostruito d'ortica,
sapresti tu ascoltare?"
Nelly Sachs- Le stelle si oscurano

"Dalla polvere la tua parola
risuonerà come un bisbiglio"
Isaia, 29,4

De profundis:

Ascolterete la mia voce
parole
e le mie grida sprofondate
da rivelare come un rosario:

Ogni mio osso alla torba
ho relegato in tremebondi slanci.
Nulla di questo mi è rimasto
se non la fretta di una mente offuscata

Con cieca rabbia ho sradicato
le mie carni.
mi sono infranto sulle rocce
di una realtà senza parole d'amore.

Nulla di questo devo dire,
ha garantito un po' di pace al mio cuore.
Perché per anni  ti ho cercato, mio Signore:
Che voce ha avuto la mia preghiera?

Portava urla alle tue orecchie di certo,
E s'irrideva dello spazio,
dove si svelano gli inganni della sera
Che voce ha avuto?

E' stata stanca ed emaciata io credo
Come la guardia abbandonata all'aurora
come ogni uomo  emaciata
simile al vecchio dalla mente ingombra

Accompagnato da passati errori,
egli fa oro di ogni gesto
di ogni silenzio fa stupore
ma così tanto, così ardentemente

da rivelare senza tregua il momento,
la verità dietro lo sguardo
la compressione di un'istante:
la meraviglia di esistere.


Caravaggio - San Francesco in meditazione
Laudate Dominum:

Posso sentire i sussulti del cuore
Il mio respiro che sale, flette l'aria

Che posto hanno le mie azioni
dentro il corpo?

che posto ho io?
ed il mio amore?

Ogni mia fibra è piangente e occupa spazio,
ogni mia fibra è leggera

Anche i pensieri in questo sforzo
sembrano tessersi in pesanti nodi

Finchè ogni cosa segue i sensi
e si abbandona

Che meraviglia insudiciarsi
nella pesante concretezza umana!

Solo così si può Cercare:
pieni di buchi e soppressati

come un bisbiglio


Come un bambino:

Sono tranquillo e disteso,
stasera,
nella mia testa come linfa
un centinaio di realtà fasulle

Il mio vigore è ormai spezzato
gli occhi ciechi
ogni tensione di ricerca
è superiore alle mie stesse forze

Eppure io sono tranquillo e disteso,
stasera,
nella mia testa come linfa
un centinaio di realtà fasulle



"Oh, datemi qualcuno che mi ascolti! Ecco qui la mia firma!
L'Onnipotente mi risponda; il mio rivale scriva il suo documento!
Io me lo caricherei sulle spalle e me lo cingerei come un diadema;
gli renderei conto di tutti i miei passi e come un principe mi presenterei a lui"

Giobbe, 31,35 ss.


Ascolto abbinato:

Helios- Backlight:










Io faccio schifo, e tu?

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